bastava un soffio ma fu tempesta

          Bastava solo un soffio ma fu tempesta.
E il bacio ipnotizzato dalle candele diventò la più lunga notte d’amore.
         
          Bastava solo un soffio per spegnerle ma fu tempesta.
E la voce che doveva sussurrare buonanotte svegliò persino i bambini che giocavano nel sonno. I bambini giocavano nel loro sonno quando qualcuno si lanciò verso di loro urlando. L’urlo li spaventò così tanto che non riuscirono più a dormire e quella voce li fece diventare tutti sordi.
           
          Bastava solo un soffio ma fu tempesta di suoni.
E il tocco leggero che voleva abbandonare al brivido di un sorriso colpì lasciando una cicatrice nera e fumante. Fumo nero senza origine. Il sangue non esiste.

          Bastava solo un soffio di fumo ma fu tempesta.
E il ricordo cancellato risvegliò i sensi persi. Il muro gemeva nella terra quando il Signore mi vide e mi sorrise con benevolenza. Ma io non vidi Lui, leggevo a pancia in giù.

          Bastava solo il soffio di Dio ma fu tempesta.
E davvero bastava un solo soffio ma ce ne furono così tanti che le carezze iniziarono a strappare i capelli. Le ultime papille gustative rimaste avevano bisogno di sapori troppo forti. Il resto serve solo a nutrire.

          Bastava solo un soffio di vento, uno solo, una volta al giorno prima di andare a dormire. Ma fu la tempesta che ora mi circonda. E ora l’occhio del ciclone mi guarda dall’alto. Per quanto tempo riusciremo a camminare protetti dal suo sguardo?

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